Say it loud ricomincia il suo viaggio nella musica elettronica: dalle tendenze minimali più affermate verso le ultime sonorità del clubbing europeo. L’electro-party inizia la nuova stagione “indoor” con un ospite internazionale: il dj-producer Knightsnare. Un live set eclettico tra le sonorità elettroniche melodiche e super groovy dei suoi ultimi lavori – “LA UPWOOSH” e “Le Gallerie”. A seguire i Cobram proporanno il loro set minimale personalizzato con campioni provenienti dalle loro collezioni di vinili afro-funk e caraibici. Come sempre l’apertura della serata sarà affidata alla giovane promessa Matteo Silvestre.
I Cobram sono un dj duo romano formato da Alessandro Omodeo e Marco Della Chiara in circostanze abbastanza casuali: è infatti da una session “back to back” (una sorta di sfida all’ultimo disco) che nasce la voglia di salire in consolle con un progetto condiviso. Il suono dei Cobram trova radici nell’estesa collezione di vinili che i due collezionano da anni, che spazia tra il funk e le sonorità che l’Africa e l’America Latina hanno saputo esprimere dagli anni ‘70 ad oggi. Da quegli stessi vinili vengono estratti i campioni (percussioni e jingle afro-cumbia) che i Cobram suonano live durante le loro selezioni minimal-tech.
Mr. Silvestre, giovane dj-producer della scena romana ama le sonorità minimal, electro & deep dalle influenze e strutture jazzistiche.
Knightsnare nasce a Roma ma cresce a Chicago. È americano ma si sente italiano. Jonathan Medros, in arte Knightsnare, entra sin da giovane in contatto con la scena rave che domina Chicago negli anni ‘90 e si innamora da subito del sound minimal-tech di artisti come Paul Johnson, Carl Craig e Felix Da Housecat. Da dieci anni è tornato a Roma “per ritrovare le radici”. Dopo essersi laureato al Centro Sperimentale di Cinematografia, inizia a comporre musiche per produzioni di video internazionali. Vince il premio Demo of The Month assegnato dalla rivista Future Music (una delle riviste di settore più accreditate). Knightsnare vuol dire cavaliere del rullante. L’artista infatti desiderava creare un progetto che rientrasse nell’ambito del minimal-tech, ma che avesse una sonorità più viva, più melodica, più groovy… in poche parole: con più rullante!
Kanaka project nasce dall’unione di due realtà attive della video arte nel territorio romano (TSL project e me&me&partners). L’anima del progetto è la ricerca nel campo del videomapping come strumento di manipolazione, destrutturazione e ristrutturazione delle forme e dei corpi; estende il proprio raggio d’interesse dalla tecnica visiva a quella audio, fino all’ interattività e al concetto stesso di mapping come mezzo di liber_azione. Stilisticamente le competenze in ambito architetturale si coniugano con l’impronta dell’underground in generale, e la street art nel particolare. Misura e disordine, calcolata disciplina e pura passione. A Say it loud proporanno il meglio del loro repertorio di immagini rendendo unica l’atmosfera dell’Angelo Mai.