Djeli-kan, dal Burkina Faso l’antica tradizione musicale e narrativa dei Griot e la cultura delle etnie Mandingo
flauti, percussioni Yacouba Dembelé
balafon, ngoni, voce, Kalifa Diarra
percussioni Sekou Dembelé
voce, danza Kadi Diarra
voce, danza Foune Dembelé
cora, percussioni, balafon Souleymane Dembelé
voce, danza Sita Dembelé
I membri di Djeli-Kan, che significa “Voce dei Griot”, provengono da una nota famiglia di Griot del Burkina Faso. Nelle società dell’Africa Occidentale ai Griot spetta per nascita il ruolo di cantastorie, intrattenitori, educatori, memoria storica e riferimento morale per tutta la comunità, missione che svolgono servendosi di canzoni commoventi e toccanti oltre che di danze esuberanti accompagnate da strumenti tradizionali a percussione, a corde e a fiato. In un mondo in cui gli orizzonti si espandono e le culture si mescolano, i Griot fanno viaggiare in lungo e in largo la propria voce e il proprio talento, divulgando un’arte i cui segreti hanno appreso sin dall’infanzia e rappresentano l’attaccamento alle proprie radici e la voglia di parlare al mondo.
Nell’entusiasmante e coinvolgente spettacolo dei Djeli-Kan – tra i migliori musicisti e danzatori della propria rinomata famiglia – canzoni, musiche, percussioni e danze si intrecciano creando suoni, melodie e vibrazioni che risuonano fino a toccare l’anima degli ascoltatori, riuscendo a comunicare con il pubblico nonostante i testi delle canzoni siano in una lingua spesso sconosciuta.