A due anni dal fortunato “No Paint on the Wall”, ritornano gli Spiral69 con un nuovo lavoro in studio dalle sonorità molto elettroniche e dirette miste al loro tipico sound new wave dai toni malinconici. L’album è stato registrato in tutto il 2012 tra Roma, Napoli, Londra e Bath, con la produzione artistica di Steven Hewitt (batterista storico e co-autore dei Placebo) e Paul Corkett (sound engineer per The Cure, Nick Cave, Bjork, Radiohead, Placebo). “Ghosts in my Eyes” è prodotto da Helikonia, distribuito da Audioglobe e sarà in vendita in tutta Europa dall’11 marzo.
In questo concerto speciale di presentazione, la band avrà vari ospiti sul palco e dei live visuals che accompagneranno l’intera esibizione.
Spiral69
Riccardo Sabetti: voce, chitarra, synth, basso
Enzo Russo: chitarre
Licia Missori: pianoforte
Andrea Freda: batteria
Fabrizia Pandimiglio : violoncello
Anna Rita Di Pace : violino
Concept dell’album
C’è una parte nascosta nello sguardo delle persone che nessuno può mai realmente vedere, forse può provare a intuirla, ma non avrà mai la certezza che esista. In quello “spazio segreto” si nascondono i riflessi delle cose che più ci colpiscono emotivamente. Visibili ma intangibili come fantasmi, lì resta il ricordo che riesce a far bene o male alla nostra anima.
Quest’album è un raccolta di “fotografie” a quei fantasmi che vivono in quel millimetro nei nostri occhi, fantasmi felici, arrabbiati, fantasmi che giocano con la propria sessualità, fantasmi che non hanno più lacrime… fantasmi, che in quanto tali, fanno sempre un po’ paura.
Ghosts in my Eyes è un album nato con una gestazione lunga sul fronte emotivo, molto differente dai precedenti, più diretto dal punto di vista compositivo e più complesso sul piano personale.
Qui non ci sono maschere, mistificazioni o concetti complessi, ogni brano nelle liriche arriva dritto al punto, perché nasce per essere uno sfogo, la voce di quei fantasmi.