Suoni contaminati composti da ritmi urbani, echi dub, orhestrazioni lo-fi, hip-hop di periferia e canti provenienti da svariate regioni del mondo. I bassi potenti e i ritmi incalzanti, influenzati dallo studio delle percussioni a Calcutta, Rio de Janeiro e Jajouka, in Marocco, che rispecchiano la visione politica senza barriere di Filastine. Il 2012 vede l’uscita del terzo full-lenght album “£oot” che in Italia avrà una promozione dedicata, cui segue un tour mondiale in Asia, America ed Europa. Oltre al solito set-up con percussioni, elettronica e live visual, Filastine viene affiancato dalla cantante e producer indonesiana Nova, che ha collaborato alla creazione di parte delle tracce del nuovo album.
Grey Filastine è un artista audiovisivo nato a Los Angeles, di base a Barcellona, e molto spesso nomade. È autore di una musica transnazionale che fa collidere frequenze bassissime del dubstep con quelle altissime dei beat, dei violini, delle voci e dei rumori lo-fi presi dalla strada. Potreste averlo visto all’opera su una zattera che trasporta spazzatura lungo il Mississippi, in un minuscolo party di breakcore a Osaka o di fronte a 40mila persone al festival hip hop Boulevards di Casablanca. L’habitat naturale di Filastine è il live agitato, dove possa esplodere il suo groviglio di elettronica, percussioni acustiche e il carrello della spesa amplificato con ritmiche e video sincronizzati che ha caratterizzato i suoi concerti. Dopo l’acclamato debutto con “Burn it” (2006) sull’etichetta di dj Rupture, il gradimento di Mary Anne Hobbs e John Peel, e una serie di mixtape pirata e 12” andati a ruba, come il progetto “Sonar Calibrado” su Tigerbeat6, nel 2009 Filastine pubblica “Dirty Bomb” un polveroso soundclash globale di ritmi urbani che lo porta a intraprendere un altro lunghissimo tour tra i cinque continenti.