Il perimetro del verso #2 laboratorio su Bei Soldi di Caryl Churchill
Orari
19 Settembre 2016dalle 11:00 alle 18:00
25 Settembre 2016
dalle 11:00 alle 18:00
Per info e iscrizioni
NON NORMALE, NON RASSICURANTE.
PROGETTO CARYL CHURCHILL
a cura di PAOLA BONO e ANGELO MAI
con SARDEGNA TEATRO
presenta
Il perimetro del verso, seconda apertura
laboratorio su Bei Soldi di Caryl Churchill
a cura di Marta Gilmore
e del collettivo Isola Teatro
lunedi 19 settembre, ore 11:00-18:00
martedì 20 settembre, ore 11:00- 18:00
mercoledì 21 settembre, ore 11:00 – 18:00
giovedì 22 settembre, ore 11:00-18:00
venerdì 23 settembre, ore 11:00- 18:00
sabato 24 settembre, ore 11.00-18.00
domenica 25 settembre ore 14:00-20:00
Destinatari: attori, registi, drammaturghi, studiosi, ciascuno sarà coinvolto secondo le sue competenze, risorse, desiderio di mettersi in gioco.
Costi: 140 euro a partecipante.
Per iscrivervi mandate una mail a beisoldi.laboratorio@gmail
Angelo Mai, Via delle Terme di Caracalla 55/A
Il perimetro del verso, seconda apertura.
“Da oggi inizia il momento più ganzo.
D’ora in poi è vietata la pausa pranzo.
Da oggi inizia la caccia al tesoro.
Né sesso, né famiglia, soltanto lavoro
Un affare così all’inizio richiede una corte garbata,
poi viene il momento di farsi una bella trombata.”
Caryl Churchill, Bei soldi
Vincitore del Laurence Olivier Award for Best New Play e del 1988 Obie Awards Best New American Play, Serious Money è un testo scritto nel 1987 da Caryl Churchill, autrice di testi quali Top Girls, Cloud Nine, Far Away, maestra del teatro britannico contemporaneo, seppure poco conosciuta e rappresentata in Italia. Scritto prevalentemente in versi sciolti rimati, il testo è una satira spumeggiante sul mondo della borsa e della finanza internazionale, nel momento del Big Bang della borsa di Londra, in cui si liberalizzavano gli scambi internazionali e si passava dalla contrattazione “alle grida” della vecchia borsa valori alle transazioni telematiche del mondo globalizzato di oggi.
Tradotto per la prima volta in italiano da Marta Gilmore con il titolo Bei soldi, il testo è stato appena pubblicato da Editoria e Spettacolo nel terzo volume dedicato al teatro della Churchill curato da Paola Bono, curatrice, insieme all’Angelo Mai del progetto “Non normale non rassicurante, il teatro di Caryl Churchill”, all’interno del quale è nato questo percorso di formazione, che si presenta al suo secondo appuntamento, che chiamiamo seconda apertura, evocando il rito dell’apertura della borsa, quello in cui l’adrenalina saliva e i “soldi seri” venivano messi in gioco in un’arena, un “pit”, una buca, un “floor” che tanto ricordano quei pavimenti perimetrali che siamo abituati a chiamare palcoscenico.
Appunti sulla formazione
L’obiettivo primario del laboratorio resta quello di valorizzare la creatività, il talento visionario, lo sguardo di ciascun partecipante, allenandolo ad un rigore che consenta l’incontro fra la propria cifra soggettiva e limiti dati dalla natura del testo, dalle sue regole interne, dal tipo di energia che esso richiede. Questo tipo di richiesta si applicherà a tutte le sfere del linguaggio scenico, dal testo, con un lavoro sulla traduzione, che verrà studiata con i partecipanti, chiedendo loro di elaborare una propria proposta di traduzione di alcuni estratti, alla regia di alcune scene, al lavoro attoriale. Si proverà dunque di tracciare un percorso drammaturgico selezionato, che attraversi il testo, pur non esaurendolo, cercando il punto di incontro fra le sue dinamiche interne e le soluzioni creative dei partecipanti.
Non si chiederà di aderire ad una visione preconfezionata del lavoro e men che mai di partecipare ad un processo produttivo mascherato da laboratorio di formazione. Si chiederà invece ai partecipanti di avanzare proposte, di mettere in ballo le proprie idee, di giocare con il materiale testuale. A questa libertà verrà contrapposta l’azione meticolosa di “tornare al testo” ogni volta, di re-interrogare le proprie soluzioni per verificare se esse servano a valorizzare l’incontro fra testo e attore o regista o non finiscano invece per mortificarlo nel nome di una qualche intuizione, che si trova al di fuori delle possibilità date dallo specifico del lavoro. Possibilità che se opportunamente valorizzate possono far emergere le qualità interpretative e creative di ogni partecipante, ma solo perché al servizio della storia e del testo.
Infine, il percorso sarà affiancato da momenti dedicati allo studio dei contenuti specifici del testo, analizzando, con l’aiuto di esperti, i processi e il linguaggio del mondo della finanza e della borsa. Studieremo i meccanismi della compravendita in borsa, finanche i codici gestuali della contrattazione alle grida, e tenteremo di afferrare, nei limiti del possibile, i meccanismi macroeconomici, sociali e politici, alla loro radice.
Marta Gilmore – breve biografia professionale
E’ direttrice artistica del collettivo Isola Teatro, con cui dirige L’Isola di Athol Fugard, di cui firma anche la traduzione dall’inglese; La strada ferrata (finalista Premio Scenario 2007), Brucia e Senza Lear (Premio Lia Lapini per la scrittura di scena 2009), selezionato dal progetto React a cura di Sant’Arcangelo dei Teatri, (che sarà nuovamente in scena presso il Teatro Argot di Roma nell’aprile del 2017) dei quali cura anche la drammaturgia scenica. Come traduttrice pubblica Molly Sweeney (2006) di Brian Friel, My name is Rachel Corrie (2007), mentre è appena stata pubblicata da Editoria e Spettacolo la sua traduzione di Serious Money di Caryl Churchill, con il titolo Bei soldi. Ha preso parte a diverse edizioni del progetto Arrevuoto, con gli adolescenti di Napoli e Scampia, a cura del Teatro Mercante di Napoli, insieme al Teatro delle Albe di Ravenna, in qualità di guida teatrale prima, poi regista e infine coordinatrice drammaturgica. Insegna teatro in lingua italiana e inglese a tutte le fasce di età, presso centri di formazione teatrale e musicale, scuole, istituzioni e realtà del territorio.Insieme al collettivo Isola Teatro fa parte dal 2015 del progetto Non normale, non rassicurante sulla drammaturga inglese Caryl Churchill, curato dalla prof. Paola Bono e promosso dall’Angelo Mai di Roma, insieme a La casa d’argilla teatri, Bluemotion e l’Accademia degli Artefatti, curando la mise en espace di Sette bambine ebree. La sua nuova produzione, Friendly Feuer (una polifonia europea), ha presentato un’anteprima nazionale all’E45 Napoli Fringe Festival a giugno del 2015, è stata in residenza presso Armunia, Castiglioncello ed ha debuttato al Teatro India di Roma nell’aprile del 2016 come parte del progetto Guerre, conflitti, terrorismi del Teatro di Roma, Teatro Nazionale, è poi stato in scena allo Strike Spa di Roma in una serata congiunta insieme al Wu Ming Contingent, al Festival Terrritori di Bellinzona in Ticino, Svizzera, e l’anno prossimo proseguirà con diverse date sul territorio italiano.