24, 25 ottobre 2023 h 18.30 e h 20.30
LOURDES
di e con Emilia Verginelli
Biglietti 10 € – Ingresso con Tessera Arci
24/10 h 18.30 https://oooh.events/evento/lourdes-angelo-mai-24-ottobre-18-30-biglietti/
24/10 h 20.30 https://oooh.events/evento/lourdes-angelo-mai-24-ottobre-20-30-biglietti/
25/10 h 18.30 https://oooh.events/evento/lourdes-angelo-mai-25-ottobre-18-30-biglietti/
25/10 h 20.30 https://oooh.events/evento/lourdes-angelo-mai-25-ottobre-20-30-biglietti/
LOURDES
di e con Emilia Verginelli
consulenza letteraria Sara De Simone
suono Francesca Cuttica
luci Camila Chiozza
produzione Bluemotion
© Claudia Pajewski
ringraziamenti Roberta Luciani, Viola lo Moro, Andrea Pizzalis, Naoures Rouissi, Filomena Fusco, Vincenzo Rilletti, Benedetto Patruno, Ubaldo, Gianni, Alessandro, Andrea Beghetto, Luisa Merloni, Elisa Alessandro, Elena Bastogi, Benedetta Boggio, Giorgina Pi, Lucia Calamaro,
traduzioni a cura di Brianda Carreras, Alexia Sarantopoulou, Elise Blotière, Tomasz Kireńczuk, Naoures Roussi, Neon Loriga, Yan Duyvendak
interpretazione LIS Edgarda Samaritani
progetto sostenuto da FONDO Network per la creatività emergente sviluppato da Santarcangelo Festival con AMAT, Centrale Fies, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fabbrica Europa, I Teatri di Reggio Emilia, L’arboreto – Teatro Dimora | Centro di Residenza Emilia-Romagna, Operaestate Festival Veneto / CSC Centro per la Scena Contemporanea, Ravenna Teatro, Teatro Pubblico Campano, Teatro Pubblico Pugliese, TSU Teatro Stabile dell’Umbria,
Triennale Milano Teatro
incontri artistici a cura di FONDO Yan Duyvendak, Camille Louis, Ana Pi
tra le vincitrici del Progetto CURA 2022 Elsinor Centro di Produzione Teatrale / Teatro Cantiere Florida (Firenze) + Cross
residence (Ameno, Verbania)
residenze (2020-2023) Teatro India – Teatro di Roma (Roma), fivizzano27 (Roma), KRAKK (Santarcangelo di Romagna),
Ateliersì (Bologna), Spazio ‘500 ( Vigolo Vattaro) Angelo Mai (Roma), Centrale Fies (Dro), AMAT e Teatri di Pesaro
(Pesaro), Teatro Nuovo (Napoli), Teatro Pubblico Pugliese (San Vito dei Normanni)
Ho visto una donna camminare dopo 25 anni che non camminava. Stavo facendo servizio alle piscine. Era davanti a me. Non ho pensato niente. Non ho pensato a un miracolo. Sono rimasta a guardare.
C’è un treno che parte da Roma alle sei di mattina e in 24 ore arriva a Lourdes. Il treno bianco. Per chi sale sono due le possibilità, chi va a chiedere la grazia e chi invece assiste. C’è chi parte per chiedere un miracolo e chi indossa una divisa. Dopo “Io non sono nessuno”, presentato a Santarcangelo nel 2021, sono partita dal racconto di un’altra esperienza che ha segnato la mia vita: dai 18 ai 28 anni, ogni anno sono andata a Lourdes come volontaria. Lourdes è un luogo concreto, uno spazio scandito da tempi e funzioni pianificate. Per due anni ho raccolto testimonianze, interviste, voci tangibili da cui partire per un’osservazione clinica del fenomeno Lourdes. È una conversazione, una serie di dialoghi accaduti nel tempo, non in ordine cronologico ma è un ordine che passa dalla narrazione al ricordo, dal ricordo ad una riflessione per restare nel presente della rappresentazione scenica. Una ricerca al confine tra il sé e l’altra persona. Nella frammentazione di uno spazio condiviso, dove non c’è centro né frontalità, si lascia a ognunə la scelta di quali domande porsi.La cosa più assurda del miracolo è che non lo puoi dire. Se è vero, è meglio che te lo tieni per te
Quando avevo 18 anni mi hanno chiesto «Vuoi venire a Lourdes?». E io ho risposto «Sì». Da allora, ci sono andata per 10 anni come volontaria. Sono passati 11 anni da quando ho smesso. Ora che quell’esperienza è così lontana dal mio presente – e forse proprio in virtù di questa lontananza – ho cominciato a domandarmi: «Ma perché la gente va a Lourdes?». Da questa domanda ne sono nate molte altre e il desiderio di ripercorrere i luoghi di un passato autobiografico che è anche passato collettivo e simbolico. Il materiale da cui sono partita rispecchia questo rapporto tra individuale e collettivo, in una postura interrogativa e dubitante su quell’esperienza e su tutto ciò che la circonda e la caratterizza: si compone di interviste, oggetti, disegni, testi di diari spirituali e racconti. Tramite un lungo lavoro di ascolto, di cura e di assemblaggio, questi elementi sono stati lasciati liberi di dialogare e messi nelle condizioni di esprimere i loro rapporti con i luoghi concreti e spirituali.
CONDIVISIONE E ACCESSIBILITA’
Lourdes è la storia di un incontro, di più incontri. È il racconto di chi è stato e chi non è mai stato a Lourdes. C’è chi lo immagina, chi lo detesta, chi avrebbe voluto andare lì per chiedere un miracolo.
Da questa prima fase di condivisione con il pubblico, ho imparato che come il materiale da cui sono partita, così anche la performance stimola il dialogo e la condivisione di storie ed esperienze.Questa pluralità di voci si riflette anche nella Babele di lingue che si parlano a Lourdes. Ciò mi ha suggerito come sviluppare un metodo di accessibilità: 30 smartphone, contenenti i sottotitoli in 8 lingue (tra cui la Lingua dei Segni Italiana), distribuiti alle persone durante lo spettacolo.
Lourdes è una condivisione scenica pensata per un pubblico ristretto, in un tempo dilatato e ripetuto scandito non esclusivamente dalle performer ma dal pubblico stesso. Lourdes chiede le persone di abitare lo spazio scenico performativo, non viene meno solo la frontalità del palco (che non c’è), ma la volontà è quella di azzerare la centralità delle performer come centro d’interesse e di focus visivo, per dislocare occhi e mani verso altre direzioni e azzerarne una gerarchia. Si offre al pubblico la possibilità di non essere relegato al ruolo di chi guarda, ma di abitare lo spazio nella sua interezza. Oltre a poter attraversare lo spazio a proprio piacimento (rimanendo sedut_ sulle sedie, sdraiandosi per terra, spostandosi e decidendo attivamente dove posare lo sguardo e l’attenzione) il pubblico è invitato a interagire con numerosi oggetti di scena, che non sono altro che i materiali di ricerca che sono stati usati durante la creazione di Lourdes: penne e matite, fogli, i testi su cui abbiamo studiato, e molto altro. È un tentativo di ospitalità per lasciare lo spazio ad altro.Gli spazi stessi che hanno ospitato (e ospiteranno) il lavoro nel tempo sono una parte molto importante del lavoro: i loro diversi caratteri hanno accolto le possibilità di immaginazione su cui si fonda l’ascolto e hanno permesso che chi l’attraversava si sentisse liberə di condividerlo con lə altrə presenti.
INGRESSO RISERVATO ALLE/AI SOCƏ ARCI
ALL’ANGELO MAI è possibile rinnovare la tessera o iscriversi per la prima volta.
Se non sei ancora socia/o del nostro Circolo, per aiutarci nella procedura di ingresso ti invitiamo a effettuare il tesseramento online al link https://portale.arci.it/preadesione/angelomai/
o scaricando l’APP Arci puoi effettuare la domanda di preiscrizione, senza impegno, per poi ritirare la tessera direttamente al Circolo. Tramite l’app è anche possibile digitalizzare la tessera dopo il ritiro di quella cartacea. La quota sociale (2023/2024 ) è di 8 euro ed è valida fino al 30 settembre 2024 Con questa tessera puoi accedere ad un’intera stagione di attività, eventi e manifestazioni presso tutti gli oltre 4000 circoli Arci d’Italia e dà diritto a sconti e convenzioni che puoi consultare al link https://www.arci.it/convenzioni/ o direttamente sulla APP