CHI SIAMO
Il Collettivo Angelo Mai è un gruppo di teatranti, musicisti/e, lavoratori e lavoratrici della cultura e dello spettacolo che dal 2004 anima l’Angelo Mai di Roma, laboratorio di sperimentazione artistica e attivismo politico.
Nasce 15 anni fa dall’occupazione dell’ex istituto Angelo Mai nel centro di Roma. Nel 2006 viene sgomberata la storica sede e al Collettivo viene assegnata una ex bocciofila nel Parco di San Sebastiano, che dal 2009 diventa il nuovo fulcro propulsore.
L’Angelo Mai attraversa anni di lotte, resiste a tre sgomberi e a reiterate azioni giudiziarie che tentavano di tradurre l’impegno politico del Collettivo in atti criminosi, si reinventa sempre e diventa un simbolo di resistenza culturale su scala nazionale. Negli anni ha ospitato centinaia di concerti e spettacoli, laboratori e prove, invenzioni e incontri. Ha prodotto e creato un gran numero di spettacoli, concerti, performance e ha ideato e realizzato progetti artistici fuori formato di ogni specie.
Ha visto la nascita della formazione teatrale Bluemotion, protagonista della scena contemporanea e centrale per aver contribuito alla diffusione di un nuovo lavoro sulla drammaturgia in Italia.
Nel 2016 L’Angelo Mai riceve un importante riconoscimento, il Premio Ubu Franco Quadri con le seguenti motivazioni: “Angelo Mai, laboratorio di sperimentazione artistica e attivismo politico, mosso dall’intento di portare la cultura – nella sua accezione più ampia – tra i beni primari. Facendo leva su una rinnovata narrazione di lotta, nei suoi dodici anni di attività, fitti di incontri, collaborazioni, creazioni teatrali e musicali, di progetti fuori formato, Angelo Mai si è offerto alla città di Roma e al teatro italiano come una realtà capace di attivare un processo di riappropriazione dei luoghi alternativo alla privatizzazione e alle liberalizzazioni del mercato, costruendo un tessuto di relazioni che passano dai corpi e dallo scambio di pratiche e saperi, testimoniando nuove forme di abitazione, di produzione e gestione per il Teatro. Realizzando progetti a forte densità etica innervati nel tessuto cittadino, Angelo Mai ha mostrato la possibilità di una politicizzazione dell’estetico sotto il segno di immaginazione e invenzione linguistica, attraverso le collaborazioni con artisti di diverse generazioni e nazionalità e le creazioni del collettivo teatrale Bluemotion e dell’Orchestrina omonima. E, insieme, prestando attenzione all’universo pedagogico, così come lavorando attivamente con associazioni e onlus impegnate per i diritti civili.
Nell’assegnazione del Premio Franco Quadri al Collettivo dell’Angelo Mai, l’Associazione vuole sottolineare anche la forza di resistenza di questa realtà nel proporre con tenacia un ripensamento delle istituzioni della cultura, della facoltà di attenzione e delle condizioni di lavoro, diventando un punto di riferimento produttivo per molti artisti del panorama teatrale e musicale, una casa dove creare in libertà. Imprese ignorate quando non osteggiate dall’attuale incapacità al dialogo di chi gestisce il potere, eppure condotte con prodigiosa auto-organizzazione e auto-definizione, facendosi al contempo grido e soluzione per ridefinire spazi funzionali al ripensamento in comune del modo di fare e fruire l’arte”.
A oggi, nonostante viva ancora in una situazione burocratico/giudiziaria precaria, l’Angelo Mai continua ad essere un luogo per la produzione artistica e un punto di incontro per la creatività e per gli sguardi sul mondo.
Dal 2018 l’Angelo Mai è affiliato all’Arci.
#keepfighting