FILASTINE “Drapetomania” release party
28 Aprile
h 22.00
Nomadismo, immigrazione, bassi pesanti, elettronica, sabbia del deserto, pioggia tropicale, freakfolk e metropoli sudate.
Ecco ‘Drapetomania”, il nuovo album di Filastine.
a seguire djset a cura di Soulkitichen
FILASTINE “Drapetomania”
Format: LP/CD/Digital
Release Date: 28 aprile 2017
“In this moment of rising nationalism and xenophobia, Drapetomania insists the opposite, that our future be borderless and polyphonic.”
DRAPETOMANIA
Drapetomania – anticipato dalla serie di video Abandon – è il nuovo album nato dalla collaborazione del veterano producer elettronico Grey Filastine (americano, ma di stanza a Barcellona da moltissimi anni) e la cantante nu-soul indonesiana Nova Ruth.
Grey e Nova vivono da nomadi per esigenza, stazionando nei paesi dove entrambi i loro visti sono accettati e per il tempo che è loro concesso. E proprio tutte queste esperienze – su tutte il loro concerto per i migranti del tristemente famoso campo Calais Jungle in Francia e la visita di un ex centro di detenzione dell’ufficio immigrazione americana – li hanno spinti a portare questa ribellione verso i confini e le frontiere in Drapetomania.
Un equilibrio tra elettronica e suoni organici, tra pop e sperimentazione, un abbraccio tra future bass, trap e freakfolk, è quello che si trova in Drapetomania, che è stato registrato in studi nomadi improvvisati: da una barca nell’Oceano Indiano ad un polveroso villaggio del Sahara, passando per Brooklyn e Barcellona.
Immaginate una drum machine 808, synth analogici bagnati dall’umidità tropicale, levigati da tempeste di sabbia e saturati dalla cacofonia delle metropoli. Il beat di Filastine ricorda la ‘balbuzie’ sonora di Flying Lotus, ma influenzata da un vento nord-africani: pattern sincopati e bassi pesanti vengono fuori nella footwork arabica di “Blockchainz” o nella trap psichedelica di “Cleaner”.
Ad anticipare l’album ci sarà il video di “Perbatasan” – in uscita a fine marzo – brano ispirato al live tenuto da Filastine e Nova al Calais Jungle Camp in Francia e registrato in una cella di un ex centro di detenzione per immigrati negli Usa.
Mentre stiamo affrontando un ritorno di idee nazionaliste e xenofobe, Drapetomania insiste in direzione opposta, elogiando un futuro polifonico e multietnico.
LA SERIE ABANDON
La serie Abandon ha visto da marzo 2016 a febbraio 2017 la pubblicazione di un videoclip, contenente un brano inedito. Tutti i brani contenuti negli episodi della serie, assieme ad altro materiale, sono disponibili nel 2017 nel nuovo album.
The Miner (Borneo & Java, Indonesia) un uomo in fuga dall’estrazione
https://www.youtube.com/watch?v=G-XcKvIKE_E
The Cleaner (Lisbona, Portogallo)
una donna di servizio si staglia dalla sua invisibilità
https://www.youtube.com/watch?v=QsD4ojmkINw
The Salarymen (Seattle, USA)
un giorno interrotto in ufficio https://www.youtube.com/watch?v=5Al3sjPa_9M
The Chatarreros (Barcelona, Spagna)
una coreografia per collezionisti di resti di migrantihttps://www.youtube.com/watch?v=xRz6XW2uWlo
FILASTINE
Grey Filastine è un artista audiovisivo autore di una bass music dalle influenze disparate: un magma sonoro che raccoglie ritmi e melodie “globali”, combinando elementi delle tradizioni mediorientali, asiatiche e latine con schegge breakbeat, hip hop e dubstep, mescolando percussioni suonate dal vivo, strumenti acustici e i sample presi dalla strada. La sua sede creativa è a Barcellona ma difficilmente lo potete trovare in Catalogna: piuttosto in un club di Londra, su una zattera galleggiante nel fiume Mississippi, al festival di Shambhala in Canada, in un minuscolo party breakcore ad Osaka, o di fronte a quarantamila persone al Boulevards Festival Hip Hop di Casablanca.
Losangelino di nascita, percussionista di formazione, la sua avventura musicale inizia nei primi anni Duemila a Seattle, con gli Infernal Noise Brigade, auto-definitisi prototype anarchist marching band, attivi nel circuito delle proteste no global (la cosiddetta battaglia di Seattle, 1999). Dopo questa prima esperienza, Filastine ha girato il mondo per studiare e registrare musiche e ritmi (è stato a lungo in Marocco), prima di stabilirsi definitivamente nella cosmopolita capitale catalana, dove ha fondato il progetto FIlastine. Il suo lavoro è descritto come “il prototipo del suono urbano globalizzato” (Prefix Mag), e la sua musica come “notevole e delicata… così fluida da eludere ogni classificazione” (Pitchfork).
Dopo l’acclamato debutto con Burn It (2006) sull’etichetta di DJ /rupture, in grado di riscuotere il gradimento di Mary Anne Hobbs e John Peel, e una serie di mixtape pirata e 12” andati a ruba, fra cui il progetto Sonar Calibrado su Tigerbeat6, nel 2009 ha pubblicato Dirty Bomb, un polveroso soundclash globale di ritmi urbani. Nel 2012 ha infine pubblicato il terzo album, £00T, una produzione recensita benissimo dalla critica internazionale e seguita da un tour mondiale (Europa, Asia, Nordafrica, Turchia e vari Paesi dell’Asia oltre al Nordamerica).
L’habitat naturale di Filastine è il live dove può esplodere il suo groviglio di elettronica, percussioni acustiche e marchingegni di vario genere. Un mix del quale fa parte stabilmente, dal 2012, anche la voce di Nova, rapper indonesiana precedentemente impegnata nel progetto Twin Sista e oggi divisa fra l’impegno musicale e quello di attivista in patria. Dal vivo li vedrete sul palco, a raccontarvi di viaggi, migrazioni, nuovi conflitti mondiali e “guerre di capitale” suonando percussioni acustiche e un carrello della spesa.
Hanno suonato in 5 continenti ed in festival come Sonar (ES), Decibel (US), Les Vieilles Charrues (FR), spazi artistici come V&A Museum (UK), Foreign Affairs (DE), Erarta Museum (RU) e posti speciali come il Calais Jungle migrant camp (FR), Downtown Cairo Arts (EG), Hidden Agenda (HK).