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Gran Festa

venerdì 28 Giugno
22:30

Ausgang festeggia l’estate toccando con il suo galeone le sponde amiche dell’Angelo Mai Altrove Occupato , uno dei posti più vivi e belli di Roma, dove l’atmosfera fa sì che tutti si sentano a casa.

Una serata all’insegna della buona musica e della buona cucina, nella splendida cornice della terrazza dell’Angelo, tra il verde, gli odori e la storia del centro di Roma con una line-up fatta con il cuore, con la voglia di divertirsi, sorprendere e stare insieme.

Dalle 20 si parte con Il re del fornelletto, presentazione del libro di Lorenzo Buonomini e Jacopo Manni [Terre di mezzo editore] e cena preparata dagli autori. 55 gustose ricette da campeggio alla portata di tutti, da cucinare rigorosamente con l’attrezzatura minima: un fornelletto! Per chi non vuole rinunciare al piacere della buona cucina, anche all’aria aperta.

Dalle 22.15 il concerto de Il Muro del Canto, band folk rock romana che ha rivisitato la canzone romanesca ispirandosi all’immaginario pasoliniano. Le canzoni della band descrivono una Roma in bianco e nero, raccontano storie di eterni conflitti, questioni d’amore, gelosie e vendette. Il Muro del Canto è una voce senza tempo, una voce di popolo, è l’inno alla terra, è il disincanto e la serenata . È un canto accorato di lavoro, è la ninna nanna antica.

Dopo la mezzanotte i Dischi di Bob, dj det di Bob Corsi, un viaggio fra la chicche, i suoni, il groove, il gusto, la sapienza di uno dei personaggi più influenti del panorama musicale romano e non solo, attualmente a capo di Goodfellas e creatore di serate cult come Magnetica.


Il Muro del Canto
è un gruppo folk rock che attraverso la rivisitazione dell’immaginario pasoliniano, descrive una Roma in bianco e nero, raccontando storie di eterni conflitti, questioni d’amore e di coltello, gelosie e vendette.
Il Muro del Canto è una voce senza tempo, una voce di popolo, è l’inno alla terra, è il disincanto e la serenata . È un canto accorato di lavoro, è la ninna nanna antica..
Il Muro del Canto è un progetto musicale che commuove, risveglia e infuoca gli animi, che fa piangere, sorridere e danzare.

Alla voce e ai testi Daniele Coccia, storico cantante dei Surgery, alle percussioni e alla voce narrante Alessandro Pieravanti. Alla chitarra elettrica Giancarlo Barbati. Ludovico Lamarra e Eric Caldironi, rispettivamente basso e chitarra acustica, entrambi già componenti degli En plein air.
A trascinare il tutto con struggente melodia è la fisarmonica di Alessandro Marinelli. Ecco lo straordinario ensemble di musicisti romani che ha dato vita a questo incredibile progetto dalle venature drammatiche e dalle atmosfere surreali.

Tra 2010 e 2011 la band propone il proprio repertorio in moltissime esibizioni, instaurando un legame profondo con il pubblico che sempre più numeroso affolla i concerti. Gli spettacoli dal vivo superano la dimensione musicale per finire in quella narrativa e portano lo spettatore nell’immaginario unico creato dalla band. Nel 2011 “il Muro del Canto” vince il Premio Stefano Rosso per il miglior arrangiamento, grazie alla propria versione di “E intanto il sole si nasconde”. “L’ammazzasette” (2012, Goodfellas) è il primo album ufficiale che segue il percorso iniziato nel 2010 con il singolo “Luce mia” e poi con l’ep di sei tracce “il Muro del Canto”. Un disco che mostra un universo culturale che ha le radici piantate nei marciapiedi della capitale. Sedici tracce che proiettano l’ascoltatore in un viaggio senza ritorno tra le storie e i personaggi di una grande e decadente giostra. Nell’Ammazzasette ci sono canzoni d’amore non corrisposto “Serpe ‘n seno” e “La spina”, le affascinanti storie narrate da Alessandro Pieravanti “500” e “So’ morto pe’ sbajo” e brani più veloci e ritmati dalle sonorità western e tribali. C’è spazio anche per un’intensa ballata di carattere storico “San Lorenzo” nella quale, pianoforte e voce ci raccontano il drammatico bombardamento del 1943 sulla città di Roma. Un disco completo che conferma pienamente le attenzioni e le aspettative e che il pubblico ripone in questa band. Il Muro del canto si propone così sul panorama musicale nazionale rievocando da lontano percorsi cantautoriali e rivisitando l’immaginario della Roma di Pasolini.

Questo vasto immaginario popolare dalle atmosfere cinematografiche ha portato alla nascita di un progetto parallelo che accompagnerà passo dopo passo il percorso del disco. Sono stati realizzati  una serie di videoclip incentrati sulle storie che si intrecciano nell’universo visivo del Muro del canto in cui personaggi, luoghi e racconti si mescolano in una macro-storia cine-musicale. La realizzazione è stata affidata alla regia di Carlo Roberti per Solobuio visual factory (già regista di Spiritual Front, Ardecore, Surgery, Dope Stars Inc).
Il loro disco di esordio è stato un debutto straordinario, con oltre 2500 copie vendute, recensioni esaltanti da parte della critica musicale e decine di concerti affollati fino al limite della capienza. Sulla spinta di questo successo hanno deciso di “elargire” un gioiello al loro numeroso e affezionato pubblico, realizzando un vinile in tiratura limitata.