JOSEPHINE FOSTER live
Faithful Fairy Harmony
Torna in Italia la sirena del folk americano per presentare i brani dell suo ultimo e bellissimo album.
Fede e fato, destino e devozione, notti scure e stordenti illuminazioni: queste le parole che introducono “Faithful Fairy Harmony”, undicesimo disco in studio di Josephine Foster, uscito a novembre sull’iinglese Fire Records. Uno dei lavori più ispirati di sempre di Josephine, finito non a caso in parecchie liste di fine anno, che riporta la cantante e musicista del Colorado nell’olimpo delle voci e delle penne del songwriting mondiale.
Sul palco in solo: voce, autoharp, chitarra e piano
“La miglior voce del prewar folk? Personalmente non ho dubbi. Non solo: di quel brulicante calderone di nomi che negli ultimi anni ha costretto a rimettere indietro le lancette degli orologi del rock underground americano a me pare anche la miglior penna e l’interprete più matura…”. Stefano Isidoro Bianchi Blow Up
Ondarock su Faithful: “Ogni album di Josephine Foster è uno scrigno ricco di tesori smarriti […]. In questo percorso “Faithful Fairy Harmony” rappresenta uno degli episodi più ispirati e corposi della pur sempre ragguardevole produzione […] La dimensione musicale e vocale resta sempre ultraterrena, tra blues accorati (“Pining Away”), ballate estatiche (“Eternity”), ninne nanne per eterni fanciulli (“Adieu Color Adieu”), accordi confortevoli come la carezza di una mamma e brevi accenni di un delicato erotismo soul (“Challenger”), che hanno il fascino di una fiammella calda in un giorno di neve (“I Was Glad”). Un disco che non solo si candida tra le cose più affascinanti dell’anno che si sta consumando, ma anche come una dichiarazione d’autenticità artistica, la cui forza in un’era di mistificazione culturale e intellettuale suona come uno schiaffo alla mediocrità che imperversa nell’enorme calderone della musica fruibile sulle piattaforme di streaming” (8/10)
“Josephine Foster è probabilmente una delle musiciste folk più virtuose che si possano ascoltare oggi, per lo meno dal punto di vista vocale. Un timbro unico il suo (certi acuti ci fanno addirittura venire in mente le frequenze che raggiunge uno strumento come il theremin), che ha consentito alla musicista, negli anni, di frequentare affascinanti anticaglie gitane e andaluse o magari la tradizione di Nashville, componimenti poetici rubati alla letteratura e pre-war folk. […] Faithful Fairy Harmony, in questo senso, non fa eccezione. Anzi, è uno dei dischi-manifesto più eloquenti dello stile di Foster, sviluppato in 18 brani a spasso liberamente tra le passioni della musicista […]. Ad ascoltare il programma viene quasi da dire che Foster è un po’ la Mina dell’indie folk internazionale, ovvero una che con quella voce potrebbe cantare qualsiasi cosa” (Sentire Ascoltare, 7.2/10)
BIOGRAFIA
Cantante, autrice e multistrumentista originaria del Colorado (oggi residente in Andalusia), un passato di studi lirici abbandonati in favore di un approccio meno accademico (e che tuttavia le hanno lasciato l’impostazione vocale da soprano che è ormai marchio di fabbrica dei suoi dischi), Josephine Foster è la punta di diamante di quel movimento di riscoperta del folk cha ha caratterizzato la produzione discografica indipendente degli ultimi quindici anni. Nel suo caso, però, faticheremmo a cercare mode, hype o “freakerie” costruite ad arte: la sua è una voce tanto singolare e autonoma, tanto unica e fuori dal coro, tanto vera ed emotiva, da sfuggire ad etichette, classificazioni e collocazioni in una qualche “scena” o “tendenza”. Ogni suo disco è una coraggiosa operazione di spostamento dal precedente, in una pratica musicale volta alla progressiva eliminazione dei confini tra musica colta e tradizione popolare: blues primitivo e canti degli Appalachi, folk acido e fado portoghese, fiabe per bambini e lieder tedeschi in salsa psichedelica; memorabile il suo incontro con l’universo poetico di Emily Dickinson, musicato con una grazia e una magia che hanno del miracoloso (Graphic As A Star), e molto coraggioso quello con le “canciones poulares espanoles” scritte e raccolte, in piena resistenza antifranchista, da Federico Garcia Lorca (Anda Jaleo), nel quale la nostra si è anche misurata con la lingua spagnola (forte della sua esperienza di vita in Andalusia). Per dirla ancora con Stefano Isidoro Bianchi “ogni disco che degna della sua voce è un approdo, una spiaggia, una terra completamente vergine. Con ogni disco supera il precedente e se stessa, in una gara che vede unici perdenti noi che ascoltiamo”.
“Faithful Fairy Harmony”, undicesimo album in studio, è stato registrato nel Bomb Shelter Studio di Nashville e vede la Foster disimpegnarsi a voce, arpa, autoharp. piano, organo e chitarra. Collaborano al disco il fido Victor Herrero alle chitarre, Gyða Valtýsdóttir al violoncello, Chris Scruggs alla lap-steel guitar e Jon Estes al basso: un roster di musicisti e storici collaboratrici della Foster, caratterizzati dalla stessa eleganza e sensibilità che contraddistinguono la nostra.
************************************************************
INGRESSO RISERVATO AI SOCI TESSERATI ARCI 2018-2019
All’Angelo Mai è possibile rinnovare la tessera Arci o iscriversi per la prima volta. Al link di tesseramento https://portale.arci.it/preadesione/angelomai la versione 2018-2019
è anche possibile pre iscriversi per poi ritirare la tessera direttamente all’Angelo Mai.
La tessera Arci costa 5 euro ed è valida fino a fine settembre 2019.
Con questa tessera puoi accedere a un’intera stagione di attività, eventi e manifestazioni presso tutti i circoli Arci d’Italia.