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LEMNOS | Giorgina Pi | Bluemotion

mercoledì 19 Marzo
21:00
10€

19, 20, 21, 22 marzo ’25 ore 21:00 / 23 marzo ore 18:00

Lemnos

ispirato al mito di Filottete

drammaturgia Giorgina Pi con Bluemotion

regia, video e scene Giorgina PI | dramaturg Massimo Fusillo
con Gaia Insenga (Filottete), Giampiero Judica (Ulisse), Aurora Peres (Deus Ex) Gabriele Portoghese (Neottolemo), Alexia Sarantopoulou (Il Coro) ambiente sonoro Collettivo Angelo Mai | arrangiamenti e cura del suono Cristiano De Fabritiis, Valerio Vigliar | costumi Sandra Cardini | luci Andrea Gallo | colorist Alessio Morglia | produzione Bluemotion e Angelo Mai | ideato (2022) con Teatro Nazionale di Genova / ERT / TPE

ANCORA | Teatro 2024_2025 | Angelo Mai

Una suggestiva drammaturgia originale in cui si fondono il Filottete di Sofocle e le storie e testimonianze degli antifascisti greci deportati nelle isole del confino sono il viaggio ideale, ma anche reale da cui è nato, nel 2022, Lemnos, regia di Giorgina Pi, coproduzione tra Teatro Nazionale di Genova, ERT Emilia- Romagna Teatro Fondazione e TPE-Fondazione Teatro Piemonte Europa. Riprende il suo viaggio dall’Angeo Mai di Roma con produzione Bluemotion, la regia di Giorgina Pi che ha condiviso la costruzione del testo con Massimo Fusillo e la squadra del collettivo Bluemotion e l’interpretazione sulla scena di Gaia Insenga, Giampiero Judica, Aurora Peres, Gabriele Portoghese e l’attrice greca Alexia Sarantopoulou. 

Lemnos, l’isola in cui viene abbandonato – ferito e solo – l’eroe greco Filottete, durante l’assedio di Troia. rappresenta simbolicamente le isole del Mare Egeo in cui tra il 1946 e il 1974 furono confinati e sottoposti a indicibili torture i dissidenti greci. 

La tragedia di Sofocle narra che Ulisse e il giovane Neottolemo tornino a Lemnos da Filottete per sottrargli con l’inganno l’arco donatogli da Eracle, senza il quale la guerra di Troia non può essere vinta. Lo spettacolo scorre su un doppio binario, raccontando il cambiamento interiore di Neottolemo, che salverà Filottete, e dall’altra portando in scena le testimonianze degli uomini e le donne che durante la Guerra Civile Greca e successivamente sotto la dittatura dei colonnelli si rifiutarono di abiurare alle proprie idee politiche. 

Frutto di una ricerca letteraria, storica e antropologica condotta da Giorgina Pi insieme ai membri di Bluemotion e al dramaturg Massimo Fusillo, Lemnos parte da una radice precisa, dalla riflessione sul mito di Filottete e dal confronto con l’omonima tragedia di Sofocle e con le vicende biografiche, i diari, le poesie, i racconti delle tante persone antifasciste greche che vennero confinate, torturate, uccise in Grecia dal 1946 al 1974. Accoglie scoperte e risonanze con il presente, le immagini e i diari di un viaggio in Grecia, le riscritture del mito di Ghiannis Ritsos (più volte confinato così come molti dei poeti e intellettuali della sua generazione), delle poete femministe Adrienne Rich e Hélène Cixous, del Nobel Derek Walcott, le musiche originali composte dal Collettivo Angelo Mai e quelle del compositore greco Manos Hadjidakis.

Lemnos va a comporre, e conclude, una sorta di Trilogia ideale, terza tappa di un progetto che comprende gli spettacoli di Bluemotion, Tiresias e Guida immaginaria.

Lemnos ha debuttato l’8 novembre 2022, al Teatro Gustavo Modena, nell’ambito della  stagione del Teatro Nazionale di Genova da cui è stato prodotto (con ERT e TPE ) e, di cui, Giorgina Pi è regista residente. Dopo Genova ha fatto tappa al teatro Astra di Torino e all’Elfo Puccini di Milano. 

A primavera 2024 viene ripreso a Roma a cura di Bluemotion \ Angelo Mai con una particolare sottolineatura all’isola di Makronisos, che dal 1947, fu il campo di concentramento di tanti, troppi prigionieri politici, intellettuali e artisti di una guerra (e di una resistenza!) che purtroppo non accenna a finire. 


Note di approfondimento 

Lemnos è un’isola. L’isola del confino, dell’esclusione. Il luogo dove sopravvivere è il sogno più impossibile. Ma è anche il solo posto in cui Filottete, dal margine, legge chiaramente il passato e riconosce da dove viene. Sceglie la sua genealogia. Così come fecero e continuano a fare tante persone attraverso la politica e la poesia come atto di
testimonianza. Lemnos è un viaggio sulla tragedia che abitò alcune isole di confino greche creando, anche dopo la Seconda guerra mondiale, veri campi di concentramento in Europa, nel mar Egeo, per chi non rinnegava il proprio antifascismo. Un’epica della crudeltà, di cui non si conosce nulla. Abbiamo visitato Makronisos, il cuore di quell’orrore e abbiamo scelto di raccontarne le atrocità. Lo facciamo a partire da Sofocle attraverso le voci contemporanee di chi ha raccontato con la poesia quanto il mito di Filottete fosse ancora necessario. Persone che come noi quella storia non l’hanno mai perdonata. L’isola è sospensione tra prima e dopo. La frattura, la vertigine di cui si sceglie di non parlare. Il nostro Neottolemo si domanda “perché siamo venuti?” “perché abbiamo combattuto?” “dove e perché torniamo?”. E sono domande che ci poniamo noi, oggi, come oppositori e oppositrici dell’orrore in cui siamo cresciute e che non smette di circondarci, dove stridono ancora armi e fascismo, e il mare incombe scuro e luttuoso, ancora con Filottete improvvisamente un vicolo una spiaggetta un secolo breve grida Non abbandonarmi. [Giorgina Pi]



Con Giorgina Pi abbiamo da tempo un dialogo fitto sul mito antico e sulle sue riscritture nella cultura contemporanea, con uno sguardo sui temi del desiderio e del corpo (come a proposito della figura di Tiresia). Tornare a lavorare con lei sul mito di Filottete e sulla figura di Neottolemo (che avevo affrontato negli anni Ottanta collaborando con Mario Martone) è stata un’esperienza affascinante, perché la drammaturgia si è costruita per gradi, per sondaggi plurimi su innumerevoli testi moderni da far interagire con Sofocle (anche solo come suggestione) e per montaggi che hanno coinvolto il suo viaggio in Grecia, e le risonanze politiche che questo mito può avere nella storia della Grecia moderna. [Massimo Fusillo]



info e prenotazioni: prenotazioni@angelomai.org

Biglietto 10€  + Tessera Arci 2024 / 2025

* In sala non è consentito consumare cibo e bevande ed è vietato fumare

* Ti consigliamo di presentarti almeno un quarto d’ora prima dell’inizio dello spettacolo se disponi della prevendita, un’ora prima se devi acquistare il biglietto al botteghino

* Il botteghino e l’ Angelo Mai aprono sempre un’ora prima dello spettacolo



▶︎ INGRESSO RISERVATO ALL3/AI SOC3 ARCI. ALL’ANGELO MAI è possibile rinnovare la tessera o iscriversi per la prima volta.

▶︎Se non sei ancora socia/o del nostro Circolo ti invitiamo a scaricare l’APP Arci www.tessera-arci.it puoi effettuare la domanda di preiscrizione, senza impegno, per poi ritirare la tessera direttamente al Circolo. Tramite l’app è anche possibile digitalizzare la tessera dopo il ritiro di quella cartacea.

▶︎o puoi effettuare il tesseramento online al link https://portale.arci.it/preadesione/angelomai/

La quota sociale (2024/2025 ) è di 8 euro ed è valida fino al 30 settembre 2025

Con questa tessera puoi accedere ad un’intera stagione di attività, eventi e manifestazioni presso tutti gli oltre 4000 circoli Arci d’Italia e dà diritto a sconti e convenzioni che puoi consultare al link https://www.arci.it/convenzioni/ o direttamente sulla APP