9, 10, 12, 13 settembre 2023
h 20,00 (in giardino)
Rito d’apertura
Farsi Luce [20’]
testi di Maria Zambrano letti da Monica Demuru accompagnata al piano da Valerio Vigliar e Andrea Pesce
h 21,00 (in teatro)
SOGNO CREATORE #primo studio
un progetto di Bluemotion
ideazione, regia, drammaturgia, scene Giorgina Pi
con Sylvia De Fanti, Alexia Sarantopoulou
dai testi di Maria Zambrano, Maria Luisa Spaziani, Niki Rebecca Papagheorghiou costumi Sandra Cardini
ambiente sonoro Collettivo Angelo Mai
musica Valerio Vigliar
cura del suono Cristiano De Fabritiis
luci Andrea Gallo
consulenze letterarie Elisabetta Garieri, Evanghelia Stead, Nana Papagheorghiou traduzioni dal greco Elisabetta Garieri (ed. Argolibri), Alexia Sarantopoulou accompagnamento al lavoro Benedetta Boggio // Rosalba Ruggeri
assistente alla produzione Kevin Manuel Rubino
produzione Bluemotion/Angelo Mai
con il sostegno di Olinda Onlus
“ecco quindi essere poeti vuol dire vedere le cose, anche una matita, anche una pietra, anche una caffettiera, vederle con un’aureola intorno per cui una cosa che stupidamente si dice impoetica diventa poesia se viene investita dalla poesia, cioè diventa fosforescente” Maria Luisa SpazianiUn progetto di ricerca sul tema del sogno e della sua potenza creativa. Un’indagine del rapporto tra mondo onirico e scrittura, passando dal corpo che genera suono e immagini. Un contempo un arrendersi ai sogni non realizzati, alle premonizioni assonnate, alle costellazioni complete solo tra giorno e notte.La prima traccia del progetto è il libro Il sogno creatore della filosofa spagnola Maria Zambrano (1904-1991), in cui il sogno e il suo linguaggio si fanno guida. In questa opera sono i sogni a guidare le parole, costringendole ad affrontare i loro doveri: il tempo, la verità, le maschere personali e sociali. Zambrano fa camminare insieme poesia e filosofia, non creando strappi, come se il sogno contenesse in maniera innata questa convivenza. Così arriva la poesia di Maria Luisa Spaziani (1922-2014), seconda traccia del nostro lavoro, che nei suoi versi incandescenti inizia un dialogo sommerso con Zambrano immersa nella misteriosa fosforescenza dello sguardo poetico. Lo scandaglio del mondo onirico di Zambrano è un tuffo nell’inconscio che prende vita nelle opere di due poete. I versi assumono le sembianze di riflessioni diaristiche su sogni indelebili descritti dalle parole di Spaziani, incarnati da Sylvia De Fanti. Un pallottoliere celeste, composto in buona parte sapendo che i giorni della sua vita stavano per terminare “come su una spiaggia che separa la vita da ciò che la vita non è”. E su questa spiaggia impossibile con lei Niki Rebecca Papagheorghiou (1948- 2000), poeta greca contemporanea che inverte temi e stilemi dei miti annettendoli alla sua vita immaginaria. Per Papagheorghiou una inquietante stranezza apparenta l’universo della poesia a quello della vita inconscia e del sogno. Molte delle sue poesie in prosa assomigliano per il loro aspetto enigmatico ad alcuni racconti fantastici o favole: l’inverosimile è la regola. Oggetti, animali e personaggi appaiono come elementi che introducono a «un incantesimo singolare». La sua visione assolutamente tragica cammina insieme a una forza creativa sempre all’opera: «Una specie di notte ci divora ora dopo ora», ci dice Papagheorghiou e Alexia Sarantopoulou, stesa su un lettino da spiaggia a guardare le stelle, ci porterà nelle sue parabole sperimentali.
“io che sono fatta di carte da gioco” Niki Rebecca PapagheorghiouCome nelle ore della notte appunti e sogni, versi e teoria onirica si mischiano, diventano piccoli gesti quotidiani e suoni affastellati e Sogno creatore insegue una oniromanzia delle donne. L’ambivalenza dell’idea del sogno riverbera sul legame tra futuro e tempo interiore, tra fallimento e immagini spettrali, tra altre vite e quella in cui ci troviamo. La poesia, come il sogno, sfida le leggi comuni in una continua dislocazione dalle apparenze. La potenza tragica di questi testi contiene insieme la tenerezza dell’autoderisione che filtra il dolore, doma il rimpianto, la nostalgia e il lamento.
12 settembre
ore 18,30
presentazione di FOTOROMANZA
Laboratorio gratuito per donne dai 65 anni in su che si svolgerà da ottobre a maggio all’Angelo Mai a Roma
Ideazione e cura di Giorgina Pi
Info e prenotazioni
Ingresso 10 euro + tessera ARCI