Long Playing: Transformer
\Sarebbe bello riascoltare per intero e dal vivo album che hanno segnato in maniera indelebile le nostre vite\” abbiamo sentito dire e ci siamo detti più volte.
A noi i condizionali però sono sempre andati stretti e l’idea di LONG PLAYING è una sfida dichiarata a questo tempo verbale.
Decidiamo quindi di usare l’indicativo e di farlo.
Bluemotion annuncia che all’Angelo Mai Altrove Occupato dal 26 gennaio 2013 al 31 febbraio 2846 riproporremo quegli LP che ci hanno graffiato l’anima.
LONG PLAYING nasce da un’idea di Andrea Pesce del collettivo Bluemotion.
LONG PLAYING è curato in ogni suo dettaglio da Bluemotion.
LP#5 TRANSFORMER di Lou Reed
a cura di Dellera
con Lorenzo Corti [elettrica], Sylvia De Fanti [cori], Dellera [voce, chitarra elettrica], Vera Di Lecce [cori], Andrea Pesce [piano, mellotron, moog], Fabio Rondanini [batteria], Milo Scaglioni [voce, basso], Gianluca Vigliar [sax soprano e baritono, flauto], Valerio Vigliar [testo e immagini, mellotron]
a seguire BLUEMOTION LP PARTY
[street hassle, shooting star, legendary hearts, magic and loss]
nel_magico _giardino_ di Nocturama _live _perfomance_interaction_dancing_beat maker by Silvia Calderoni, Simone De Filippis, ilmafio, Valerio Vigliar, Dellera, Fish, Milo Scaglioni, Speakeasy, Lorenzo Corti, Gabriele Lazzarotti
Nel nostro quinto appuntamento abbiamo scelto un album di culto per la straordinaria combinazione di geni quali Lou Reed e Bowie.
Geniali nella musica quanto nella capacità di fare dell’anticonformismo e della libertà individuale una battaglia capace di travalicare l’arte trasformandosi in una vera pratica politica e sociale.
Il Roma Pride 2013 abbiamo scelto di festeggiarlo così.
Nel 1972 Lou Reed è una stella dell’underground newyorkese già ben conosciuta e ammirata da molti colleghi musicisti. Dopo il flop del suo primo disco solista post Velvet Underground, uno dei suoi più invaghiti ammiratori si propone di produrre il suo nuovo disco. David Bowie – insieme a Mick Ronson, suo collaboratore e chitarrista degli Spiders from Mars – arrangia, produce e inscena le nuove canzoni creando un’operetta rock, un piccolo quadro che racconta il mondo che circonda Reed, la sua vita del momento, il suo aggirarsi ovunque per la città, prendere appunti e mettere tutto in musica.
La perfetta commistione tra l’immaginario brutale e surreale tipico della New York di inizio anni 70′ e l’estro bizzarro, preciso e debosciato della compagine creativa splendentemente inglese dà luce a Transformer. Per questa serata del progetto Long Playing di Bluemotion ho pensato di radunare musicisti che avessero una spiccata sensibilità anglosassone (facile scelta, non ce ne sono molti in giro): Milo Scaglioni (per dieci anni militante nella scena musicale di Manchester), Andrea Fish Pesce (raro pianista di R’n’R), Lorenzo Corti (esperto di passeggiate lunari) e Fabio Rondanini (flessibile spina dorsale e patafisico del groove), completati da Gianluca e Valerio Vigliar, Sylvia De Fanti e Vera Di Lecce.
Dellera