Sola
Senza le parole per domandare
O chiedere implorare mendicare
Senza le parole per accusare
Senza nemmeno le parole per perdonare
Le parole che aiutano a dimenticare
Cos’altro rimaneva?
Ad alcune domande non esistono risposte
Possiamo chiedere: perché Medea uccise i suoi figli?
Perché le nazioni si fanno guerra?
Perché vengono sterminate intere razze?
Perché le persone scompaiono? Il silenzio definitivo
Nemmeno la registrazione della morte
Perché le ragazzine vengono stuprate e ammazzate nei parcheggi di città buie?
Che cosa fa sorridere il boia?
Possiamo chiedere. Le parole brancoleranno senza probabilmente scoprire nulla.
Ma se mettete a tacere la domanda
Se imprigionate il pensiero che chiede
Se gli tagliate via la lingua
Otterrete questo
[The Love of the Nightingale,
Timberlake Wertenbaker]
Queste domande di Timberlake Wertenbaker sono state il luogo inospitale da cui siamo partiti.
La zona d’ombra che ci riempie tutti ma che stenta a diventare una domanda comune, un grido comune.
Sofocle nel suo Tereo, e poi Ovidio nelle Metamorfosi, raccontano il mito di Procne e Filomela, una trama fitta di violenza e abuso, come il ricamo che una delle due tesse disperatamente per raccontare cosa le è accaduto quando le viene tagliata la lingua.
Ragion di Stato che diventa oppressione, desiderio che si trasforma in ossessione, terra straniera poi desolata, può un corpo vivere tutto questo?
Possiamo noi raccontarlo? Ancora domande, come pioggia sull’asfalto.
Procne e Filomela sono la nostra partenza, insieme a Tereo, va bene.
Ma cos’è un mito? L’immagine obliqua di una verità indesiderata che si riverbera attraverso il tempo – risponde Wertenbaker nella sua riscrittura di questa storia, The Love of the Nightingale.
Cosa vuole una donna? E un uomo? Possiamo noi, ancora, parlarci tra uomini e donne?
Come sgomberare il campo dalla violenza che ha segnato la nostra relazione prima ancora di conoscerci?
Possiamo noi, tutti, noi, tutte, dire una parola nuova, che ci accenda un fuoco comune che protegga la bellezza dei nostri corpi dalla desolazione dell’abuso e dalla sua solitudine?
Quale metamorfosi sceglieremo per sostituire al sangue la nostra sete del nuovo mondo che non può più aspettare?
SBRIGATEVI PER FAVORE SI CHIUDE
SBRIGATEVI PER FAVORE SI CHIUDE
Ciao ciao. Notte. Notte.
Buonanotte, signore, buonanotte dolci signore, buonanotte,
[buonanotte.
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